Pierfranco Fornasieri
Seconde storie |
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È
passato più di un anno dalla prima volta che ho avuto tra le mani il
libro di Pierfranco Fornasieri, e,
sebbene i giorni siano passati,
le sue immagini sono rimaste al presente. Il
titolo non ci deve deviare, “seconde
storie” solo perché
appartengono ad altri. La
prima sensazione avuta, ricordo bene e l’ho ancora nello sfogliare, è
stata di in libro di buona fattura. All’interno
le fotografie colgono qualcosa
di unico e bello anche quando
la città è distratta e non si accorge della presenza del fotografo, per
la street photography è un
elemento importane. Come
lo è “pensare con
gli occhi” perché quando uno spettatore fluirà della scena avrà la
sensazione di essere lì e sarà in grado di proseguirla con la propria
mente. Proviamo. Guardiamo la
fotografia della copertina: un bambino ha una ripida scala di ferro
davanti a sé, una luce chiara
proviene da un’apertura in
alto del soffitto e a destra
una scatola probabilmente della luce. Il nostro giovane amico guarda in
alto, dritto in attesa come di
prendere una decisione. A noi
la scelta: salirà o non salirà? Avrà coraggio o andrà via? Aspetta
qualcuno? Ecco questa è la
magia della fotografia. I testi che accompagnano le immagini tutte in bianco nero sono di Katia Colica e di Carlo Riggi che conclude “come un album di fiabe della buonanotte: apri una pagina a caso e ne leggi una, quella che ti accompagnerà nel sogno notturno … farlo proprio, in ogni modo in cui lo desideri….” Maristella Campolunghi Seconde Storie fotografie di Pierfranco Fornasieri introduzione di Carlo Riggi e Katia Colica Edizioni Print 2015 30 euro
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