Nicoletta Cattani

FOTOGRAFANDO LE IDEE

Nicoletta Cattani

 

        racconti

Spazio e luce. Intorno nessuno che può osservare. Il mare. L’imbrunire. Agosto.

La spiaggia è deserta perché privata. La fotografia che scatterò è privata. Il soggetto è privato.

Un telo bianco e un gazebo affittato per l’occasione. Traspare la luce che ammorbidisce il soggetto e la sua anima. C’è bisogno di essere rilassati perché il corpo assuma la posa giusta.

Realizzerò questa fotografia con una fotocamera digitale.

Il mio modello si muove, io le faccio l’occhiolino per  tranquillizzarlo. Forse gli dovrei offrire un caffè.

Non vorrei lasciare i lettori in trance. Vi racconto subito che tipo di fotografia voglio realizzare.

Grazie ad un transfert meditativo ho reso visibili una parte di me bloccata: le mie idee.

 Eccole qui davanti a me. Hanno la forma di un essere imbavagliato ad una sedia.

Ora devo staccare tutti i legami che ha.

Inizio con le gambe. Corde grosse. Faccio un lungo respiro. Sparo la luce su di loro e scatto inspiro, scatto e espiro. Man mano si sciolgono. Fermo ma che fai! Non ti puoi muovere se non sciolgo il resto del corpo.

Proseguo con la respirazione, la luce e scatto. La macchina si surriscalda. L’aria nel gazebo è irrespirabile.

Faccio entrare dell’acqua di mare. Le idee si muovono vorrebbero entrare in acqua.

E’ il momento buono per sciogliere tutti i lacci, i filtri, i nodi.

L’essere entra in acqua, va verso il largo. Anche io comincio a respirare meglio, a sentirmi più sciolta, libera.

Prima di vedere le fotografie mi fumo una sigaretta.

D’improvviso mi vengono una serie di idee realizzabili e geniali.

Allora il sistema funziona! Visiono le immagini. In tutti gli scatti ci sono io riflessa in pose serene e decisa… ma questa chi è … l’ultimo scatto …. la mia musa ispiratrice… Chi è? No, no, non lo posso dire... rimarrà un segreto.