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Polaroid of day Fotografie di James Livingstone |
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Tra le pagine
di internet un articolo e un nome hanno
attirato la mia attenzione: per 18
anni James Livingstone ha scattato
una fotografia al giorno con la polaroid. Mentre
leggevo e incuriosivo il suo nome mi rimandava ad un libro letto : Il gabbiano
Jonathan Livingstone, il romanzo breve di Richard Bach. Il nostro gabbiano J.
Livingstone ha la passione del volo non
solo perché è nella sua natura,
ma perché la sua è la passione
vera. Nello
sviluppo della trama il gabbiano superati i
momenti di timore
iniziali decide di dedicarsi al suo interesse con
metodo e costanza ma anche con grande sofferenza. Jonathan
diventa un asso del volo, incontra
altri come lui... vorrei raccontarvi tutta la trama ma vi consiglio il libro
se ancora non lo avete letto. Cognome a parte quello che ha attratto di più
la mia attenzione è stata la costanza che James ha avuto in tutti questi anni
che, a volte, lo sappiamo tutti, è difficile mantenere. Altro
elemento di fascino in questa vicenda è il mezzo usato. La polaroid.
Una fotografia istantanea che ci
permette di avere in mano subito l’attimo
colto e a cui quella nitidezza tanto desiderata, quei colori non perfetti,
quelle sfocature non volute gli
viene tutto perdonato. Il segreto è la sua unicità. Le sue imperfezioni non
ci turbano perché ci assomigliano e J. Livingstone lo aveva capito e per
questo la usava anche se le sue motivazioni potrebbero essere diverse :
ricordare, raccontare, documentare. Mi chiedo perché
ha messo tanta costanza in questo progetto? Studente a
New York, nel marzo 1979, all’età di 23 anni inizia perchè gli
regalano una Polaroid SX 70 e, forse per gioco, scatta una fotografia e così
giorno dopo giorno si trova tra le mani frammenti di
sé. Quando mette a fuoco questa sua passione decide con dedizione e
metodo che non avrebbe più smesso e così, fino all'ottobre del 1997, scatta
e conserva 1 attimo di ogni giorno. Ma la vita ha
una sorpresa per lui, una malattia e una
morte prematura quella che nessuno aspetta. Sono Hugh
Crawford, Betsy Reid
e sua moglie Luise, per
promessa data, che scansionano le
polaroid come prosecuzione di un dialogo tra amici e a questo affetto
interrotto permettono di diventare
un ricordo perenne. Da
buoni amici gli regalano per il suo 50° compleanno l’inserimento online
della sua collezione, 6697 polaroid (alcune sono andate perse) : POD polaroid
del giorno. Sfogliando questo album di ricordi si vede
una vita piena di attività, gioia ma anche dolore. James Livingstone
fino all'età di 41 anni ha portato con sé la macchina fotografica ovunque
andasse e anche se lui ha spiccato
il volo il ricordo della sua vita sarà solida come una pietra: Living Stone!
Maristella Campolunghi
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http://photooftheday.hughcrawford.com/ |