Pasquale De Antonis Pasquale De Antonis

 

PASQUALE DE ANTONIS

fotografo ed intellettuale

 

 

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Nel mese di febbraio 2001 Pasquale De Antonis ci ha lasciati. Il 4 aprile avrebbe compiuto 93 anni. 

 

Mi piace ricordarlo nel suo studio in Piazza di Spagna a Roma, che rilevò dalla famiglia Bragaglia. 

Pasquale è intraprendente, estroso, volitivo. 

Negli anni trenta si trasferisce nella città eterna per esprimere tutta la sua creatività ed ha immediato successo. Lavora sulla scena dei set cinematografici con Visconti, Germi, Lattuada, Antonioni; nel teatro collabora con Strehler, Zeffirelli, Squarzina, Gassman, Tofano; nella moda illustra gli articoli di Irene Brin; nel mondo dell'arte ritrae artisti come Balla, Campigli, Bonghi, Maccari, Clerici, Guttuso, Consagra, Turcato e collabora con scrittori come Flaiano, che gli dedicò un episodio in uno dei suoi racconti di vita romana e disegnò per lui il logo dello studio d'arte De Antonis.

 

 De Antonis è anche un attento documentarista delle feste e tradizioni popolari italiane che ha seguito in stretta collaborazione con il Museo di Roma. Alcune feste fotografate dall'artista ancora oggi continua­no a svolgersi ; tutte le altre sono raccolte nell'archivio custodito dal figlio Riccardo che, fin dall'adole­scenza, lo ha accompagnato nel suo lavoro.  

E' interessante riportare certe feste da lui documentate nel catalogo "Feste in Abruzzo degli anni Trenta" (Edizioni Quasar, Roma) per la mostra allestita dal Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari (Roma, 28 marzo-29 aprile 1984), dal quale sono tratte le fotografie pubblicate nelle pagine seguenti. "Festa delle Verginelle di Rapino". Si svolge l'8 maggio e consiste in una processione in onore della Madonna di Carpineta, protagonista di una miracolosa apparizione e dedicataria dell'omonimo santua-rio. Essa veniva invocata per procurare la pioggia primaverile benefica ai campi e propiziatrice del buon raccolto. Il ruolo principale nella processio­ne è svolto da bambine che rappresentano le "Verginelle" e dai bambini nel ruolo degli "Angeli", "addobbati" ciascuno con oggetti d'oro e ghirlande di fiori tra i capelli.

"Processione del Venerdì Santo a Spoltore". E' uno dei riti centrali della settimana di Pasqua. In processione viene trasportato il feretro con la statua del Cristo morto. Fa coda un rituale scenografico in cui i sentimenti di dolore e di lutto vengono inscenati in modo suggestivo. Candele e immagini macabre, accompagnate dall'intonazione di canti funebri, contribuiscono a creare un'atmosfera so­lenne e drammatica.

"Il voto, Santuario di San Gabriele". Il culto di San Gabriele, vissuto nel convento presso Isola del Gran Sasso d'Italia, dal 1859 al 1862, si diffuse subito dopo la sua morte. Nel 1959 San Gabriele fu proclamato Patrono d'Abruzzo. La pratica votiva, fino a qualche decennio fa, era quella di strisciare la lingua sul pavimento della chiesa. "Sacra rappresentazione del lupo". Si svolge la prima domenica di maggio ed è dedicata a San Domenico, monaco benedettino dell'XI secolo. Il culto è ancora oggi diffuso sia nel frosinonese (Sora) che in alcuni paesi dell'Abruzzo (Cocullo, Pretoro, Villamagna, Palombaro). Il Santo, che è anche venerato per le sue doti taumaturgiche, è rappresentato come trionfatore sui serpenti o sul lupo, simboli entrambi delle forze malvagie. Nel racconto il miracolo avviene quando il Santo riesce a restituire il neonato, sottratto da un lupo, ai propri genitori.

 

Queste sono solo alcune delle cerimonie immortalate. Resta il fatto che, sia nel ritratto che nelle feste popolari, nel cinema, nella moda, e anche nel teatro, Pasquale De Antonis esprime la sua creativa passione per la vita.

 

Le sue immagini per chi non lo ha conosciuto personalmente, i suoi racconti di vissuto tra gli artisti per chi lo frequentava, ce lo faranno apprezzare e ricordare per sempre.

 

Teresa Bianchi

 

tratto da

Il Cantastorie - rivista di tradizioni popolari a cura dell' Associazione Il Treppo. Anno 39°, terza serie, n°59.

www.ilcantastorie.info