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"IL FOTOGRAMMA" di Giovanni Semerano |
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Caro Giovanni, grazie della tua amicizia! Un'amicizia che, oltre ad accompagnarmi in momenti importanti del mio percorso umano, mi ha aiutato a crescere come fotografo e come critico fotografico. Rivivo ancora la trepidazione con cui ti scrutavo mentre sfogliavi con severa attenzione il mio "portfolio" e la gioia nel sentirti dire "sarà proprio una bella mostra!" Ed e sempre vivo in me il ricordo delle serate trascorse con te ed altri amici nelle stanze de II Fotogramma, in un intreccio di quotidianità, discussioni impegnate e stimoli culturali, progetti originali e iniziative sempre nuove. Ogni volta, le mostre de II Fotogramma, fossero di grandi maestri o di giovani debuttanti, rivelavano percorsi animati da passione e originalità creativa, esprimendo alti livelli estetici. A ll Fotogramma ho scoperto I'opera di Antonio Semerano, paesaggi e personaggi senza tempo; alla sua Fotocinetecnica dobbiamo l'inizio di questa storia avvincente. Ho scoperto le creazioni di Pietro Melecchi le astrazioni dei muri, le geometrie delle uova, le composizioni architettoniche, le armonie musicali e ho conosciuto il suo giovanile entusiasmo nel reiventarsi nella ricerca di strade sempre nuove. Sono stato intrigato dal manichino di Giancarlo Cristiani, del quale ho poi seguito nel corso degli anni i percorsi surreali proiettato verso I'infinito. Ho potuto ammirare le inquadrature eleganti di Maria Orioli, le astrazioni minimaliste di Alessandro Alimonti, le visioni oniriche all'infrarosso di Frank Dituri, la bellezza pura dei fiori di Shigeko Hirata. II merito de II Fotogramma e stato anche quello di non voler vivere prigioniero della presuntuosa autoreferenzialita che limita gli orizzonti di tante pur apprezzabili gallerie. II Fotogramma e stato infatti uno "spazio aperto". Aperto, per esempio, all'arte telematica e alle performaces di Giovanna Colacevich, che ha portato il "futuro nell'oggi"; alla comicità folle, sferzante e geniale di Antonio Rezza, che ci ha rivelato un "oggi senza senso"; alla poesia, eco di sonorita futuriste, di Tomaso Binga. E vorrei continuare, anche per non far torto a numerosi altri artisti che hanno esposto o si sono esibiti nello spazio di Via Ripetta. La maggior parte di essi è qui a festeggiarti con nuove opere, quindi colgo I'occasione per esprimere anche a loro la mia gratitudine per i momenti di bellezza che mi hanno donato. La vitalità creativa de II Fotogramma si e espressa inoltre in importanti manifestazioni "esterne", come la Rassegna di Fotografia Industriale, che abbiamo realizzato insieme, o come Photogrammatica e il Premio Oschman Gradenigo per giovani fotografi. E la sua capacita di proporre in modo sempre nuovo e stimolante la cultura dell'immagine ha continuato ad esprimersi anche dopo la stagione di Via Ripetta, a Piazza Barberini, a Calcata e a Mazzano. Attraverso il dialogo con te, che per molti anni è stato pressochè quotidiano (la sosta a II Fotogramma a fine giornata era un appuntamento fisso), e il confronto con tanti artisti e maturata in me una "cultura dell'mmagine", che mi ha poi permesso di svolgere l'impegnativo lavoro di critico fotografico, scrivendo sulle pagine del Tempo. Cominciai quasi per caso, ma spinto dai tuoi consigli e dai tuoi incoraggiamenti, raccolsi un testimone impegnativo, con I'orgoglio di succedere ad una firma importante, la tua, e il timore di sfigurare al confronto. Cosl, appassionatomi alia critica e allo studio, per diversi anni non ho piu fotografato. Quante volte ti ho scherzosamente rimproverato di aver favorito si il percorso di un critico, ma di avere interrotto la camera di un fotografo promettente! Oggi, posso dire che gli anni dello studio e della "lettura" delle opere altrui mi hanno educato come fotografo. Quando ho ripreso a fotografare, mi sono trovato a farlo con uno sguardo nuovo, confermandomi nella convinzione che la fotografia non e solo tecnica ma e soprattutto libertà dello sguardo e amore, unito a rispetto, per il soggetto inquadrato. II corso delle cose ha fatto sì che il "fotografo ritrovato" avesse un nuovo mentore in un altro GiovanniSemerano, Giovanni Andrea, con il quale, nel corso di questi ultimi anni ho realizzato progetti che mi proiettano in nuove dimensioni di ricerca e di espressione. Sarà certamente per te motivo di profonda soddisfazione vedere che I'eredità de II Fotogramma e stata raccolta da Andrea, che con la sua Camera Verde sta sviluppando una serie di iniziative veramente ammirevoli, in un modo che rende testimonianza dei tuoi insegnamenti e ti onora. Zeno Tentella |