Il 19 agosto é la Giornata Mondiale della Fotografia.
Un appuntamento annuale istituito dal 2010 per celebrare un linguaggio universale diventato il mezzo principale di documentazione e comunicazione visiva.
Da sempre molte persone hanno cercato l’idea di poter fissare una immagine.
Fino a quando un francese, Louis Daguerre, ossessionato come gli altri, nel 1835, dimentica una lastra esposta nell’armadio in cui tiene i chimici che, per un caso fortuito, viene a contatto con i vapori di mercurio usciti da un termometro rotto: si é creata una immagine.
Ma come fissarla?
Dopo un paio di anni, siamo nel 1837, trova che una semplice soluzione di sale da cucina può risolvere il problema. Si tratta di una immagine positiva, che non può essere riprodotta, fragile e difficile da conservare. Cerca finanziamenti che gli consentano di portare avanti le sue ricerche.
Li ottiene e la sua invenzione è perfezionata.
Una lastra viene esposta in una fotocamera, si crea una immagine latente grazie ai vapori del mercurio che aderiscono allo ioduro d’argento colpito dalla luce. Per il fissaggio si usa l’iposolfito di sodio e l’essiccatura è al calore di una fiamma. Per evitare l’ossidazione dell’argento, la lastra di rame viene messa sotto vetro e perfettamente sigillata.
Siamo arrivati al 19 agosto 1839, in occasione di una seduta pubblica dell’Accademia Francese delle Scienze, a Parigi, Daguerre presenta al mondo il suo procedimento.
Da oggi la pittura è morta! esclama il pittore Paul Delaroche.
©Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese - fotografia Teresa Bianchi
Nel 1884, 40 anni dopo, George Eastman di Rochester, perfeziona il processo di dagherrotipia.
Sostituisce la lastra di rame con un gel secco su carta, che chiama pellicola.
Nel 1888 Eastman sviluppa la fotocamera Kodak. L'invenzione che permette a tutti di scattare una foto.
Il loro slogan: Voi scattate al resto ci pensiamo noi!
Siamo arrivati ad oggi. L’avvento della fotografia digitale ha completato questo processo rendendo questo mezzo di comunicazione uno dei fenomeni di massa del Ventesimo secolo.
Fotografare è diventata una azione talmente comune, che abbiamo forse perso quello stupore che ha accompagnato la creazione di questa invenzione. Ma rimane in lei l’incredibile potere di raccontare storie e rievocare ricordi.
E chissà cosa ci presenterà il futuro.
Per celebrare la Giornata mondiale della fotografia abbiamo scelto degli aforismi scritti dei grandi maestri dell’arte fotografica.
Una fotografia non è né catturata né presa con la forza. Essa si offre. E’ la foto che ti cattura Henry-Cartier Bresson
Odio le immagini che rimangono così come la macchina le vede. Riprendere un soggetto senza aver modificato niente è come aver sprecato tempo Mario Giacomelli
C’è un campo in cui la fotografia dimostra quanto poco i nostri occhi ci consentano di vedere Dorothea Lang
Una bella fotografia racconta una storia, rivela un luogo, un evento, uno stato d’animo, è più potente di pagine e pagine scritte Isabel Allende.
Come celebrare la Giornata della Fotografia? Uscire e scattare delle fotografie, se non possiamo fotografiamo la nostra casa o qualcuno della nostra famiglia. Sarà un bel ricordo.
Poi con un hashtag condividi la tua fotografia su: #WorldPhotographyDay
Maristella Campolunghi