L’obbiettivo è produrre una mappatura fotografica delle città dell’ex Patriarcato, in occasione del 600° anniversario della caduta della "Patria del Friuli"per mano dellaRepubblica di Venezia.
Collabora al progetto in veste di consulente scientifico la dott.ssa Angela Borzacconi
direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Cividale che scrive nella prefazione:
Quella del Patriarcato è la storia del Friuli.
Una storia che, cogliendo le potenzialità nevralgiche di una posizione geografica straordinaria contribuì a scolpire i tratti essenziali di un quadro istituzionale e politico modellato in fome di autonoma originalità. [...]
Il patriarcato è stato dunque per la storia di queste terre una spina dorsale, trasversale nei secoli e dilatata nei luoghi, ma sempre forte e identitaria, che portò alla costituzione di un potente principato ecclesiastico, il più grande in Europa, di cui il Friuli divenne il cuore pulsante. [...]
Partendo da Aquileia, centro spirituale per eccellenza [...] per Cormòns, Cividale del Friuli e Udine [...] gli scatti fotografici proposti ritraggono contesti, monumentali e paesaggi attuali che furono scenario di un grande progetto politico; vanno guradati con gli occhi dei Patriarchi di Aquileia che abbracciarono con il loro sguardo questi stessi orizzonti, alimentando il sogno di un grande principato nel nome della cristianità.
In mostra a Palazzo Meizlik ad Aquileia fotografie di:
Alberto Benussi, Alberto Pirazzoli, Andrea Rossato, Angelo Salvin,
Claudio Ceron, Diocleziano Galella, Egidio Cignolin, Fabiana Stranich,
Franca Peratoner, Franco Gardiman, Gigliola Colausig, Giulia Cargnelli,
Maristella Campolunghi, Michela Clinec, Mimma Livini, Nicola Bardi,
Nicola Bertellotti, Paolo Bullo, Pierluigi Bumbaca, Renzo Donati,
Renzo Schiratti, Roberto Furlan, Samantha Degrassi, Serafino Staurini,
Stefano Murello, Tullio Marega, Veronica Croccia.
Cividale del Friuli ©Fotografia di Maristella Campolunghi