Editoria: L'imperfetto perfetto
Negli ultimi anni della sua carriera artistica, e all’apice della fama, Lyda Borelli decise di adottare per la sua personale carta da lettere il motto: “La meute aboye … je passe” (La muta abbaia … io passo). Maria Dolores Cassano ci racconta la storia della diva che oltre alla donna fatale era straordinaria/mente moderna.
Questo lavoro è nato per una esigenza di ricreare lo stile di un grande fotografo Henry Fox Talbot un precursore della fotografia che, con il suo procedimento basato sull’impiego della tecnologia di allora, permise di realizzare copie multiple. La staticità di allora ma con l’accuratezza nei dettagli di oggi chiamati pixel, tanti pixel.
Il testo che accompagna le fotografie di Teresa Bianchi è frutto di una storia durata troppo poco, ma abbastanza per avere il desiderio di fermarla in questa pubblicazione. Il collegamento con le tre cantiche di Dante Alighieri è puramente poetico: il male, il bene e la risoluzione sono una sintesi della Divina Commedia.
I libri che preferiamo
Nonostante la copertina, il libro fotografico di Franco Belsole non è una raccolta di fotografia architettonica Il volume si intitola Habitat in un tempo e in un luogo qualunque e fa immediatamente riferimento a una forma di vita, gli esseri umani in questo caso, per i quali il contesto urbano è diventato l’habitat “naturale”.
The Half-Life of Awareness
Hiroshima Nagasaki
“Ci fu un rumore assordante, fui sbalzato lontano e una nuvola di fumo oscurò tutto” racconta Kataribe “persona che racconta”, uno dei sopravvissuti.
Queste fotografie invitano a riflettere sulle conseguenze devastanti della guerra e delle armi di distruzione di massa
Il Messaggio dell'acqua
Masaru Emoto
Con l’esposizione a parole positive si riesce ad attivare la vibrazione dell’acqua che, a sua volta, influenza il nostro stato psicofisico in maniera positiva. Dato che siamo costituiti del 60% di acqua. Dobbiamo pensare che le parole hanno un impatto potente sulle nostre emozioni e sulle nostre interazioni con gli altri.